Lettura e comprensione delle dinamiche emotive affettive nella relazione di aiuto.
Generalmente il lavoro di cura relazionale, si basa sulla relazione tra due interlocutori, che possono essere anche gruppi od organizzazioni, in cui l’uno è supposto “sano” e l’altro supposto in crisi o “malato”.
Il lavoro di cura, che comprende diverse professioni, come l’insegnante, il medico, l’educatore, il counselor, lo psicologo ecc., si caratterizza per il fatto che la componente interpersonale è particolarmente pregnante, rimanda alla richiesta della presa in carico, all’elaborazione della dimensione relazionale, interpersonale ed emozionale, tutti aspetti che inevitabilmente toccano le reciproche interiorità dei due attori della relazione di aiuto.
Si tratta quindi di un lavoro impegnativo, difficile e faticoso, perché sono continuamente e intensamente messe in moto dinamiche di ordine interpersonale, in cui al centro vi è la continua sollecitazione di aspetti che finiscono per contattare e sollecitare le reciproche interiorità/profondità, come ad esempio le risonanze emotive, i pensieri, i ricordi ecc., rispetto al quale sia l’esperto che l’utente possono mettere in atto fenomenologie difensive anche “dis/funzionali” di varia natura.
Nello svolgere le professioni “relazionali”, se lo facciamo ponendoci autenticamente in rapporto con l’altro, inteso come persona e non come oggetto da manipolare, dobbiamo tenere conto che, essendo la relazione caratterizzata da una intensa tonalità affettiva, non basta solo l’acquisizione, il possesso e le competenze tecniche specifiche ma, soprattutto, vi è la necessita di acquisire e sviluppare un adeguato atteggiamento mentale di lettura/comprensione delle reciproche dinamiche emotive-affettive.
La lettura e comprensione delle dinamiche emotive-affettive si colgono se, oltre alla ragione che guarda solo alla valutazione razionale dei fatti che accadono, ci si avvale anche della conoscenza emozionale, infatti come afferma lo psichiatra fenomenologo Eugenio Borgna, “ragione e passione si intrecciano l’una all’altra, una ineliminabile reciproca alleanza in ogni campo del sapere”...cosi come “nell’ambito della cura non può esserci conoscenza dell’altro che non sia preceduta e accompagnata dalla conoscenza di quelle che sono state le esperienze interiori della nostra vita”.
Il percorso, secondo la metodologia di apprendimento ASPIC FORLI-CESENA , prevede l’integrazione di una parte esperienziale e tratterà temi connessi alle dinamiche sia del mondo interno che relazionale di chi agisce l’aiuto.
Questo percorso, siccome ha come obbiettivo formativo quello d'implementare una maggiore conoscenza di sé può essere frequentato da tutti coloro che intendono comprendere il proprio mondo interno e relazionale.
Il percorso è articolato in 5 moduli formativi una volta al mese, la domenica dalle ore 9,00 alle ore18,00 con inizio a Marzo 2021 e termina a Luglio.
I principali argomenti trattati
Dall’empatia di C. Rogers a quella di Karl Jaspers; Empatia uno sguardo scientifico, Motivazioni, Emozioni, Cognizioni, Avere consapevolezza del proprio Sé (quello counselor) durante la relazione di aiuto, Lavorare sul proprio Se;
Calendario :
dalle ore 09.00 alle ore 18.00
E' possibile partecipare anche solo a un incontro.
Le iscrizioni sono aperte sino al 28-2-2021 e il numero dei partecipanti sarà limitato a 12 iscritti.
Il percorso si svolgerà online o in presenza a seconda dell'ultimo DPCM.
Il corso in presenza si terrà presso lo studio sito in Corso della Repubblica 79 – Forli.
Responsabile scientifico del corso Dr. M. G. Spagnolo - Il corso è gestito da ASPIC Forli -Cesena,
Info e/o iscrizioni : 346 1408492 o aspicforlicesena@gmail.com